"Sigarette e Fantasie"


Sigarette e Fantasie

Titolo: Sigarette e Fantasie
Pairing/Personaggi: Severus Piton/Lucius Malfoy
Genere: Erotico
Raiting: Rosso
Avvertimenti: One Shot, Slash
Intro/Note: Questa è la Fiction delle prime volte: è la mia prima slash, la mia prima FF su Severus, nonché la prima su Lucius. Ha partecipato al contest “smoking slash” su EFP e, visti pairing e avvertimenti, se non amate il genere siete pregati di non leggere! Se invece lo amate siete pregati di lasciare un commento. Così saprò se lasciar perdere questo filone oppure no.
A.D.C.C.C. scelti:
 
Bagno dei prefetti
Libro
"Il fatto che io non ti abbia chiesto di rimanere non implica per forza il desiderio che tu te ne vada, non credi?"




Erano le tre di notte e la stanza era immersa nell’oscurità.
L’unica luce visibile era un bagliore rosso che di tanto in tanto si intensificava, per poi affievolirsi nuovamente.
All’improvviso la porta si aprì silenziosamente e una figura si stagliò in controluce prima di richiudersi l’uscio alle spalle, le candele si accesero di colpo illuminando a giorno il bagno dei prefetti e la grande vasca piena d’acqua nella quale un uomo stava semi sdraiato, appoggiato con la schiena al bordo, col capo reclinato all’indietro e una sigaretta accesa tra le labbra.
Il ragazzo appena entrato era ancora voltato verso la porta con la bacchetta in una mano e un grosso libro nell’altra, perciò non si accorse di non essere solo.
Appoggiò con cura il libro su una panca imbottita quindi si sfilò la veste nera con un gesto veloce e la lasciò cadere in terra; la biancheria seguì subito dopo finché rimase nudo, il petto scarno e le braccia sottili coperti di pelle d’oca per il freddo della notte.
Raccolto il libro si voltò e un piccolo grido gli sfuggì di bocca alla vista del corpo nell’acqua.
“Chiudi il becco se non hai intenzione di farti scoprire qui.” Disse calmo il ragazzo più grande togliendosi la sigaretta di bocca.
“Cosa Merlino ci fai qui a quest’ora?” Chiese il più giovane leggermente ansante per lo spavento preso, coprendosi pudicamente l’inguine con il libro che aveva in mano “Cosa pensi che stia facendo? Preparando una Pozione?”  Rispose l’altro ironicamente con un piccolo ghigno sulle labbra piene e sensuali, inalando una boccata di fumo e lasciandola uscire lentamente dal naso. I suoi occhi argentati erano fissi sul corpo nudo di fronte a lui e sembravano studiarlo con estrema attenzione, con un luccichio malizioso appena accennato.
“Ora, se non ti dispiace, spegni quelle candele Severus, così potrai smettere di essere imbarazzato all’idea di farti vedere nudo!” Il ghigno si allargò sulle sue labbra vedendo il rossore che si spandeva come un incendio sulle guance pallide di Piton. Riappoggiò il capo all’indietro, rimise la sigaretta in bocca e chiuse nuovamente gli occhi, riprendendo la sua posizione iniziale.
Severus recuperò la bacchetta dal groviglio dei suoi vestiti sparsi a terra e, con un movimento appena accennato, spense tutte le candele facendo ripiombare la stanza nell’oscurità.
“Mi dispiace non sapevo che tu fossi qui, Lucius, volevo solo leggere un po’ in pace e farmi un bagno caldo.
Me ne vado subito.”
"Il fatto che io non ti abbia chiesto di rimanere non implica per forza il desiderio che tu te ne vada, non credi?" Replicò il prefetto serpeverde  “Smettila di fare la verginella e deciditi ad entrare in acqua.” Il suo compagno di casa lo fissò ad occhi sgranati per qualche istante, arrossendo ancora più violentemente poi si lasciò scivolare sgraziatamente nella piscina tenendo il suo libro sollevato per non rischiare di bagnarlo. Si lasciò sfuggire un sospiro soddisfatto quando l’acqua calda lo ricoprì scacciando il freddo che gli era penetrato fin nelle ossa durante il tragitto dai sotterranei a lì.
Una volta messosi comodo nascose il volto dietro al libro, fingendo di leggere, continuando ad occhieggiare di nascosto il suo compagno di vasca che continuava a fumare tranquillo.
Non essendo nella squadra di Quidditch non aveva mai avuto occasione di vedere Malfoy senza vestiti e, convinto di non essere a sua volta osservato, si prese il suo tempo per ammirare i pettorali scolpiti dell’altro, la pelle candida coperta da una sottile peluria bionda, il volto perfetto con le palpebre abbassate a coprire due occhi che sapeva già essere grigi e penetranti, gli zigomi alti e affilati senza essere scarni.
“ Hai intenzione di restare tutta la notte a fissarmi o pensi di avvicinarti?”  Perso com’era nei suoi pensieri venne bruscamente riscosso dalla voce sarcastica del Serpeverde e si rese conto all’improvviso di due cose: era arrossito fino alle orecchie, coperte dai lunghi  capelli neri, ed era terribilmente eccitato.
L’erezione, fino a quel momento appena accennata, pulsò quasi dolorosamente; tanto da fargli chiedere, tra sé e sé, cosa fosse stato a scatenarla: l’aver visto il compagno nudo e rilassato nella vasca, o l’essere stato sorpreso a fissarlo con interesse?
“Io io…” Balbettò timidamente “ Scusami tanto, non volevo fissarti, ero sopra pensiero” Si maledì in silenzio per la sua voce tremante e per la sua mancanza di coraggio nel cercare una scusa qualunque, quando avrebbe voluto ammettere che era interessato ed avvicinarsi a Lucius.
Inaspettatamente sentì l’altro ridere piano, mentre si sfilava la sigaretta di bocca con un gesto elegante
“Immagino di che genere di pensieri si tratti! Non essere timido, Severus, vieni qui.”
Quasi in trance Piton lasciò il libro, dietro cui si era nascosto fino a quel momento, sul bordo della vasca e si accostò all’altro cercando, senza molto successo, di avere un’aria disinvolta.
Quando fu sufficientemente vicino, Malfoy lo afferrò e se lo trascinò contro, facendo cozzare tra loro i toraci e le gambe e permettendo al più giovane di sentire contro la coscia la potente erezione che premeva, in cerca di attenzioni, e sembrava pulsare a tempo con la sua.
Sentendo la palese eccitazione dell’altro si eccitò ancor di più, e non resistette alla tentazione di strofinare il membro rigido sul ventre di Lucius; la sensazione fu meravigliosa, tanto che un lieve gemito gli sfuggì dalle labbra senza che quasi se ne accorgesse.
Preso dalla frenesia accostò le labbra al petto dell’altro e leccò piano la pelle pallida e bagnata.
Il sapore di quella carne lo mandò in estasi e sentire l’altro rabbrividire al suo tocco lo rese spavaldo, tanto che lasciò risalire la lingua in un percorso bagnato dal petto, alla clavicola, poi al collo e infine, lentamente, al volto, baciando e leccando il mento e le guance fermandosi a pochi millimetri dalle labbra, come a chiedere il permesso.
La bocca di Lucius si incollò di colpo alla sua, la lingua prepotente gli penetrò tra i denti finché non trovò la gemella, con la quale si intrecciò cominciando a duellare vorace. I gemiti leggeri di Piton si mischiavano ai sospiri di Malfoy rendendo quel bacio ancora più eccitante. Le mani di entrambi cominciarono a vagare sul corpo del compagno, incerte ed esitanti quelle del più giovane, sicure e dominanti quelle del più vecchio.
Dopo un po’ Lucius interruppe il bacio e fissò gli occhi penetranti in quelli dell’altro “Sappi che una volta iniziato non ho intenzione di fermarmi, quindi se hai dei dubbi è meglio che tu te ne vada adesso.”
“ Non ho nessun dubbio, ti voglio!” La voce sicura di Severus strappò un sorrisetto dalle labbra di Lucius che prese la bacchetta, abbandonata accanto alla sua testa: “Bene! Allora da adesso comando io.”
Con un gesto e un rapido incantesimo, fece apparire delle corde di seta che imprigionarono i polsi dell’altro alti sopra la testa, lo spinse contro il bordo di pietra della vasca e si allontanò appena per contemplare il suo operato. Piton aveva sgranato gli occhi sentendosi legare e un leggero affanno gli sollevava il petto troppo magro. “Hai paura?” Si sentì chiedere, la voce non volle saperne di uscire dalla sua gola chiusa e dovette limitarsi ad un cenno di diniego che soddisfò l’altro e lo spinse ad avvicinarsi per appoggiare la sua eccitazione contro quella del compagno e strofinarla con decisione, fino a strappare un gemito ad entrambi.
“Prima di prenderti voglio assaggiarti!” A quella frase si sentì trarre fuori dall’acqua fino a sedersi sul bordo scivoloso. Il respiro bollente del compagno sulla pelle lo fece impazzire, portandolo quasi oltre il limite e la bocca che iniziò a percorrere il suo ventre gli fece emettere un forte gemito di piacere.
Lucius baciò, leccò e morse ogni centimetro del ventre e delle cosce di Severus ignorando i gemiti sempre più forti emessi dall’altro a quella tortura. Quando fu soddisfatto si fermò un attimo per pregustare il seguito, poi appoggiò piano le labbra sull’erezione che svettava davanti a lui e lasciò che la lingua ne solleticasse appena la punta. Piton si sentì quasi svenire a quella sensazione sconosciuta, nessuno gli aveva mai fatto quelle cose tranne che nelle sue fantasie più spinte e aveva paura di godere troppo presto “Lucius … ti prego!” Sospirò con un filo di fiato. A quelle parole sentì la bocca dell’altro richiudersi sul suo membro, avvolgendolo di una morbidezza bollente che lo fece impazzire. Contemporaneamente una mano scorse dai suoi testicoli gonfi e doloranti fino a stuzzicare dolcemente la sua apertura. Ormai era talmente preda del piacere da non sapere più cosa succedeva di preciso, ignorava tutto tranne le sensazioni meravigliose che gli stava donando la bocca dell’altro; perciò quasi non si accorse dell’intrusione di un dito dentro di sé, finché lo sentì muoversi ad allargarlo piano, quasi con dolcezza.
“Oddio! Sì! Di più ti prego.” Si trovò a chiedere con un filo di voce. E il piacere lo accecò per un attimo quando al primo si unì un altro dito curioso e, poco dopo, anche un terzo.
Le dita di Lucius scavavano dentro di lui, allargandolo e strofinando sulle sue pareti, tanto da provocargli brividi incontrollabili in tutto il corpo. Quando credeva di essere ormai prossimo al limite, la mano si fermò, la bocca che aveva continuato a leccare e succhiare la sua eccitazione sparì e si sentì trascinare in acqua.
Malfoy gli fece intrecciare le gambe dietro la sua schiena, l’acqua contribuiva a tenerlo sollevato e le onde leggere causate dai loro stessi movimenti li facevano urtare leggermente uno contro l’altro.
Le corde che lo legavano gli impedivano di muovere le braccia e di accarezzare il corpo davanti a lui, ma la sensazione di essere completamente in balia dell’amico era meravigliosa.
Sentì la punta del membro di Lucius sfiorare la sua apertura “Dimmi cosa vuoi!” Ordinò l’altro “Te! Prendimi ti prego!” Rispose il giovane ansante, ormai completamente sconvolto dalle sensazioni che stava provando.
“Ti farò male sai? E’ questo che vuoi?” Ebbe il dubbio che l’altro lo stesse prendendo in giro ma non riusciva a ragionare con chiarezza e si sentì rispondere “Sì, fammi male, fai tutto quello che vuoi, ma prendimi adesso! Ti voglio dentro di me, non resisto più.”
A quelle parole un ghigno stese le labbra di Malfoy che non esitò più e, prendendolo in parola, appoggiò l’erezione all’apertura di quel corpo così appetitoso e con un colpo dei fianchi si spinse con decisione dentro di lui fino in fondo.
Un grido di dolore sfuggì a Severus che si morsicò le labbra a sangue nel tentativo di trattenere le lacrime che gli bruciavano gli occhi.
Il dolore era fortissimo e gli occorsero vari minuti per far caso all’immobilità dell’altro e al senso di pienezza che provava, con quel membro grosso e duro completamente seppellito dentro di lui.
Quando Malfoy sentì il compagno rilassarsi e muovere leggermente il bacino contro di lui cominciò ad ondeggiare leggermente.
Il movimento dell’acqua li faceva andare leggermente avanti e indietro e il suo movimento circolare intensificava ancora di più il contatto. Sentì i lamenti dell’amico cambiare di tono e, da gemiti di dolore, passare ad ansiti spezzati di piacere. A quel suono non resistette oltre. Si sfilò quasi del tutto per poi affondare lentamente nel corpo caldo che aveva tra le mani. Ripeté questo gesto altre tre o quattro volte, sempre uscendo quasi completamente e sempre sprofondando di nuovo fino a sentire i testicoli urtare contro i glutei dell’altro.
Ormai Severus non riusciva più a restare fermo e gemiti di piacere gli sfuggivano ininterrotti, anche Lucius si sentiva al limite della resistenza perciò assecondò i suoi e gli altrui desideri cominciando a muoversi più in fretta. Avanti ed indietro sempre più velocemente, affondando con sempre più forza nel corpo cedevole dell’altro, completamente aperto per lui. Gli affondi si fecero sempre più violenti e scomposti, entrambi ormai erano eccitati oltre ogni limite. D’improvviso Piton sentì una mano afferrare la sua erezione e stringerla con forza iniziando a muoversi su e giù a ritmo con le spinte che continuavano dentro di lui. Quest’ultima sollecitazione lo fece letteralmente impazzire, catapultandolo oltre il limite e facendolo venire con un grido nella mano dell’amico.
L’orgasmo provocò le contrazioni dell’ano che strinse ancora di più il membro di Lucius che, dopo un altro paio di affondi scomposti e violenti, seguì il compagno nel piacere, venendogli dentro con un’ ultima spinta.
I due si accasciarono sfiniti, sostenuti dall’acqua e dalle mani legate di Severus che si aggrappavano al bordo. Quando ebbe ripreso fiato Lucius si sfilò dal corpo del compagno e, con un tocco di bacchetta, gli liberò le mani per poi accasciarsi a sua volta contro la pietra ed accendersi una sigaretta con aria soddisfatta.
… Un rumore fuori nel corridoio riscosse improvvisamente Severus dalle sue fantasie.
Una mano ancora stretta sulla sua erezione soddisfatta e l’altra appoggiata al bordo della piscina del bagno dei prefetti, restò in ascolto per qualche istante, poi maledì il custode per averlo così bruscamente riportato alla realtà e raccolse il libro che aveva gettato lì accanto “dovrei smetterla di leggere racconti erotici per masturbarmi e decidermi, invece, ad invitare Malfoy ad unirsi a me per un bagno!” Esclamò il ragazzo ancora leggermente affannato dopo l’orgasmo “sì vabbè, tanto so che non lo farò mai … quasi quasi comincio a fumare anch’io!” Con queste parole uscì dall’acqua e si rivestì, poi con un tocco di bacchetta rimise in ordine la stanza e spense le luci, uscendo dalla porta cautamente per non rischiare di essere scoperto.
Si chiuse la porta alle spalle senza accorgersi della scintilla rossa che si accese nel bagno quando Lucius Malfoy in persona uscì dalla nicchia in cui si era nascosto più di due ore prima, sentendo qualcuno entrare e dalla quale aveva spiato le fantasie sessuali del suo amico Severus. Sedendosi, pensieroso e ancora eccitato dallo spettacolo, Lucius si accese l’ennesima sigaretta.