Solo la Luna rimase...

-Che luna meravigliosa stanotte! E quest’ acqua magnifica piacerà sicuramente a Bella. Era molto agitata, non so più se sperare che cambi idea oppure no.
La desidero da impazzire e solo l’idea di poter finalmente toccare il suo corpo, amarla completamente…rischia di farmi perdere il controllo, l’idea che potrei farle del male mi paralizza, chissà se riuscirò a muovermi da qui o resterò tutta la notte ad accarezzare l’acqua tiepida al posto del suo corpo liscio.-
La luna piena era alta nel cielo e illuminava la figura di Edward immersa nell’acqua;
si era spogliato completamente e si beava del mormorio della risacca e del tocco del mare sulla pelle in attesa dell’arrivo di sua moglie…Sua Moglie! Quanto aveva desiderato che tutto questo si avverasse, eppure la fissazione di Bella di voler diventare come lui e soprattutto l’idea malsana di voler fare l’amore con lui da umana…avrebbe dovuto impuntarsi, dirle di no, rifiutarsi di andare avanti con quella pazzia ma l’amava talmente che non ne aveva avuto la forza.
Era talmente immerso nei suoi pensieri che quasi non si accorse del suo arrivo.
La sentì avvicinarsi piano, camminando scalza sulla sabbia, sentiva il suo cuore battere forte e avvertì il suo sforzo di controllare il respiro e poi in un attimo eccola di fronte a lui, bellissima, coi raggi di luna che le danzavano sulla pelle e l’acqua che le lambiva quasi il ventre nascondendolo alla sua vista.
Edward rimase senza fiato, -buffo per una creatura che non ha bisogno di respirare- si disse, ma la sensazione che aveva provato era esattamente quella.
-La mia Bella, mia Moglie, mia per sempre- non riusciva a smettere di guardarla e, gli occhi nei suoi occhi, la paura si affievolì.
Le prese la mano per attrarla gentilmente a sé, sapeva di averle detto qualcosa ma non sarebbe riuscito a dire cosa neanche se ne fosse andato della sua vita.
Finalmente si abbracciarono e Edward la portò con sé al largo, dove solo le sue braccia impedivano a Bella di dover nuotare per sostenersi a galla.
La luce della luna brillava sull’acqua e sulla loro pelle, le gambe avvinghiate venivano spostate lievemente dalla corrente e facevano urtare i loro bacini.
I due sposi continuavano a guardarsi negli occhi mentre si accarezzavano lievemente le braccia, le spalle, il collo; il respiro di Bella cominciò a farsi affannoso sentendo l’eccitazione di Edward sfiorarle il ventre ad ogni onda.
“Amore mio, vorrei provare a farlo in acqua se sei d’accordo: credo che potrebbe essere più sicuro, insomma correrei meno il rischio di farti male, che ne pensi?”
A quella domanda Bella si sentì arrossire e provò l’impulso di chiudere gli occhi per l’imbarazzo ma continuò a fissare suo marito, il suo bellissimo sposo e riuscì solo ad annuire.
Edward sorrise e la strinse un po’ di più per farle sentire quanto la desiderava, poi cominciò a darle baci leggeri sul volto, sugli occhi, sulle labbra dischiuse, sul naso e con una mano le sfiorò gentilmente il seno mentre con l’altra la teneva stretta a sé, il sobbalzo di Bella lo bloccò immediatamente: “Amore mio che c’è? Ti ho fatto male? Vuoi che smettiamo?” Era talmente preoccupato da non accorgersi che lei sorrideva finché il sorriso non divenne una risata “Tesoro stai tranquillo, va tutto bene!” “ma hai sobbalzato e io…” “caro ho sobbalzato perché non me l’aspettavo e soprattutto non mi aspettavo che mi piacesse tanto quello che stavi facendo.” Dicendo quelle parole Bella arrossì furiosamente ma sorrise vedendo Edward rassicurato.
“E così ti piace quello che stavo facendo? Bene allora forse non ti dispiacerà se continuo” Le disse lui con un sorrisetto malizioso “no direi che non mi dispiace affatto” gli rispose sua moglie prendendogli la mano e appoggiandosela delicatamente sul seno.
Edward sgranò gli occhi per la sorpresa e si impossessò delle sue labbra.
Con la lingua le leccò piano il labbro superiore e al sospiro di lei le dischiuse le labbra ed entrò con la lingua nella sua bocca esplorandola piano; stava per ritrarsi di fronte alla sua immobilità quando sentì la lingua calda di lei sfiorarlo ed intrecciarsi piano alla sua, il loro bacio si approfondì mentre la mano di Edward esplorava piano quel corpo che tanto aveva agognato.
Le sfiorò a lungo il seno compiendo dei cerchi sempre più piccoli finché non giunse al capezzolo che accarezzò con insistenza, quando la sentì gemere piano si staccò dalle sue labbra e la sollevò fino a portare il seno di lei davanti al suo viso e prese a leccarle e succhiarle il roseo capezzolo.
Edward era sempre più eccitato dai sospiri e dai gemiti che sfuggivano alla sua Bella e le riportò il viso all’altezza del suo per baciarla ancora, così facendo però i loro bacini si sfiorarono in una lunga carezza e ad entrambi sfuggì un suono metà di sorpresa e metà di piacere.
L’eccitazione di lui era ora a contatto con l’intimità di lei  e quella vicinanza a lungo cercata e sognata era così inebriante che nessuno dei due riusciva più a parlare.
Il ragazzo lasciò scendere la mano fino alle sue gambe e gliele accarezzò a lungo prima di dischiudergliele gentilmente e toccare finalmente il cuore della sua intimità.
Le sue mani fredde creavano un piacevole contrasto sulla pelle accaldata di lei che avvertiva la differenza di temperatura nonostante il tepore dell’acqua che continuava a cullarla e i suoi sospiri sottolineavano le carezze di lui.
Edward era ormai eccitatissimo ma sapeva di dover procedere con calma, l’accarezzò ancora per un po’ e poi allargò piano la sua apertura e vi inserì un dito lentamente cominciando a muoverlo dentro di lei.
Bella urlò di piacere e istintivamente aprì ancora di più le gambe mentre la sua mano accarezzava il torace liscio e perfetto del suo unico amore.
Impaziente scese ad accarezzargli una coscia muscolosa e poi un po’ titubante posò la sua piccola mano sulla virilità tesa del marito.
Lo sentì duro e perfetto sotto la mano e incoraggiata dal gemito di lui, che intanto continuava ad accarezzarla in profondità, provò a muovere la mano avanti e indietro attorno al suo membro.
Edward le bloccò la mano: “Amore se continui così non durerò a lungo, è talmente duro da farmi quasi male e poi ricordati che anche per me è la prima volta, in fondo e tu sei talmente eccitante da farmi perdere la testa.” Lei sorrise, felice dell’effetto che aveva sul marito e all’idea di essere l’unica in quasi cent’ anni ad essere stata così amata e desiderata da lui “E allora signor Cullen cosa pensi di fare per alleviare questo tuo dolore?” gli chiese maliziosa intrecciando una gamba attorno alle sue “vuoi continuare a parlare tutta la notte?” a quella provocazione il giovane ghignò “direi di no signora Cullen” e le afferrò l’altra gamba per portarsela attorno ai fianchi.
L’acqua calda li cullava dolcemente e la luna continuava a specchiarsi nel mare e nei loro occhi aperti intenti a guardare ciascuno nel cuore dell’altro.
Il giovane accarezzò ancora in profondità il suo amore prima di avvicinare il suo membro all’apertura di lei e iniziare a penetrarla, la sensazione del suo corpo bollente e stretto attorno al suo sesso gelato fu talmente intensa che dovette fermarsi e chiudere gli occhi per non perdere subito il controllo.
Quando si fu calmato abbastanza riaprì gli occhi e cominciò a spingere piano per penetrarla fino in fondo,
quando sentì la resistenza della barriera di lei si immobilizzò un attimo e attese un cenno di Bella prima di continuare, la ragazza annuì inarcandosi leggermente verso di lui che con un unico affondo fu finalmente del tutto dentro di lei.
Un lamento sfuggì alle labbra di Bella e una lacrima le rigò il viso subito asciugata dalle labbra del suo amore.
-Dio il profumo del suo sangue è meraviglioso ma non è quasi nulla paragonato a questo-
Pensò il giovane Cullen restando fermo dentro di lei in attesa che il suo corpo si abituasse all’invasione.
Quando la sentì rilassarsi si mosse piano dentro di lei che lo strinse con le gambe per invitarlo a continuare.
“Amore mio sei meravigliosa! Se potessi sentirti come ti sento io così stretta e calda attorno al mio sesso, mi fai impazzire di desiderio” esclamò Edward chiudendo gli occhi per resistere al bisogno di affondare in lei fino a perdersi; Bella era talmente presa da quelle sensazioni così nuove per lei che quasi non lo udì, il dolore era scomparso e l’istinto la portava a muovere i fianchi per avvicinarsi ancora di più, quando lo fece restò senza fiato per il piacere e guardando suo marito negli occhi lo baciò sulle labbra trasmettendogli tutto il suo amore e la sua impazienza.
Il giovane sorrise e ricominciò a muoversi dentro di lei, portò il suo membro quasi a uscire per poi riempirla nuovamente con un solo colpo e così ancora e ancora finché non sentì Bella urlare di piacere, a quel punto aumentò un po’ il ritmo stringendola a sé con le braccia e facendo dei movimenti circolari col bacino che portarono la sua virilità a sfregare contro le pareti del sesso di lei creando una frizione meravigliosa per entrambi. Bella ormai non riusciva a trattenere piccole grida di piacere e ondeggiava i fianchi per assecondare i movimenti del marito dentro di lei. All’improvviso sentì una vampata di calore allargarsi dai loro corpi uniti e avvertì Edward rabbrividire e aumentare la velocità delle sue spinte, si sentì gridare con una voce che non sembrava la sua: “
Non te ne andare, prima che faccia male, non te ne andare senza la mia vita! Amore ti prego di più! Più veloce! Più forte! Ti prego continua finché non ci farà male, voglio morire così, voglio che sia così che ti donerò la mia vita!”
Bella ormai urlava frasi sconnesse in preda a un piacere talmente grande che le sembrava di impazzire, voleva che non finisse mai, non riusciva a immaginare di non avere Edward dentro di sé, desiderava averlo dentro così, duro, enorme e meraviglioso fino alla morte e oltre;
Edward ascoltava la sua Bella urlare di piacere ancora e ancora e sentirla così lo portò oltre il limite con un’ultima spinta la riempì quasi all’inverosimile e si riversò in lei con un grido di piacere.
Restarono così, ansanti, uno dentro l’altra, per quelle che gli parvero ore finché il respiro di Bella si acquietò e il cuore rallentò la sua corsa. A quel punto Edward si sfilò lentamente da lei ignorando il suo mugolio di protesta e la sostenne mentre nuotava verso il bagnasciuga dove la prese in braccio avviandosi lentamente verso la loro camera da letto, ricominciando già a baciarla ed accarezzarla dappertutto.
Solo la luna rimase, testimone muta del loro amore, a fare la guardia a quel mare d’inchiostro e a quella notte magica, rallentando la sua corsa nel cielo perché il giorno non arrivasse troppo presto a disturbare quella coppia così inverosimile eppure così perfetta.